Questo è un Blog, per gli utenti che vogliono essere informati, sugli eventi presenti e futuri nella loro Via. E' rivolto a tutti quelli che, desiderano renderla vivibile, a tutti quelli che vogliono tenersi informati sulle offerte studiate dai loro Commercianti di fiducia. Cittadini e Commercianti insieme, possono organizzare Eventi piacevoli nella Via dove lavorano ed abitano, e farla diventare Speciale, Funzionale ed Accogliente. Rispetta ed ama la Via dove Vivi.
Commercianti Doc

mercoledì 26 agosto 2009

Chi era Alberto Da Giussano


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Alberto da Giussano è un personaggio leggendario del XII secolo. Condottiero lombardo citato in alcune opere letterarie scritte in secoli successivi, non ne è univocamente determinata la effettiva esistenza storica.Con l'esclusione della possibile provenienza, Giussano, una città a 25 km a nord di Milano, non si hanno notizie storiche e biografiche certe. Appare per la prima volta nella cronaca storica della città di Milano scritta dal frate domenicano Galvano Fiamma [1] nella prima metà del XIV secolo. La cronaca fu scritta per compiacere Galeazzo Visconti signore di Milano, ricostruendo la storia del medioevo del comune in toni eroici. Alberto venne descritto come il cavaliere che si distinse insieme ai due fratelli nella battaglia di Legnano del 29 maggio 1176 per aver guidato la Compagnia della Morte. Secondo Galvano Fiamma, egli fondò, organizzò ed equipaggiò la Compagnia della Morte descritta come un'associazione militare di 900 giovani cavalieri scelti con il compito di difendere fino alla morte il carroccio, simbolo della Lega Lombarda, contro l'esercito imperiale di Federico I Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero. Tale Compagnia della Morte sarebbe stata per la verità assemblata alla svelta e composta quasi totalmente da Bresciani o cavalieri provenineti dalle regioni orientali della lombardia e forniti da quei comuni che, primo fra tutti Brescia, appoggiarono l'ideale comunale (e papale) contro quello imperiale (la città di Alessandria stessa deve il suo nome al papa che appoggiò i comuni contro l'impero). In merito alla compagnia della morte si dica solo che col termine "cavalieri" s'ha da escludere però qualsiasi riferimento romantico, besì si deve pensare a "uomini a cavallo" nel senso militare del termine. Alberto da Giussano, secondo alcune credenze verificabili in maniera incrociata potrebbe, ma non esiste sicurezza, essere stato podestà, "notaro" o altrimenti pubblico funzionario. Tale credenza è rafforzata dalla origine (Giussano) in un contesto si Lombardo ma di portata certo superiore (i pubblici funzionari erano originari di altri comuni per vitare "conflitti di interessi").Alcuni storici ritengono tuttavia la sua figura poco attendibile in quanto "troppo romanzata ed idealizzante". Nell'immaginario collettivo egli rimane comunque un simbolo della libertà dei popoli oppressi dal potere centrale. Nel 1876, in occasione del settecentesimo anniversario della battaglia, il comune di Legnano, stimolato da un discorso di Garibaldi tenuto in città nel 1862, fece erigere in suo onore una statua che lo raffigura, inizialmente realizzata dallo scultore Egidio Pozzi e poi sostituita nel 1900 da un'altra realizzata da Enrico Butti.[1] La statua definitiva, rappresenta l'eroe in una posa poi diventata famosa, con la spada alzata e lo scudo nella sinistra e si trova in Piazza Monumento, nei pressi della stazione ferroviaria. Nel 1879 Giosuè Carducci ne fece uno dei protagonisti della sua celebre opera "Della Canzone di Legnano". Stemma della 58ª Divisione fanteria "Legnano"L'effige di Alberto come rappresentato nel monumento, si legò fortemente al comune di Legnano. L'azienda Legnano produttrice di biciclette, con le quali corse Gino Bartali fondata all'inizio del Novecento, adottò il condottiero nel suo marchio. Nel 1934 venne costituita la 58ª Divisione fanteria "Legnano" del Regio Esercito. L'effige dell'eroe venne inserita nello stemma araldico e vi è rimasta, pur nei cambi di denominazione dell'unità, fino al 16 settembre 1996 quando fu trasformata in Comando Unità Supporti "Legnano" nell'ambito della Divisione corazzata Centauro di cui già era stata assorbita.[2] Il comando fu sciolto l'anno successivo.Negli anni anni '30 un incrociatore leggero della Regia Marina della classe Condottieri, andato perduto nel corso della seconda guerra mondiale, venne chiamato Alberto di Giussano.L'eroe lombardo è ricordato durante l'annuale Palio di Legnano, dove un figurante lo rappresenta a cavallo con la spada alta verso il cielo che, dopo l'ingresso allo stadio, dà il via alla competizione ippica tra le contrade. Dal 1991 Alberto da Giussano è presente nella raffigurazione della statua legnanese nel simbolo elettorale della Lega Nord Lega Lombarda.

Nessun commento:

Posta un commento